Importante località turistica che sorge nei pressi di uno dei più bei tratti di costa della provincia di Palermo. Dal punto di vista naturalistico molto interessanti sono la splendida Riserva naturale di Capo Rama (con torre di avvistamento) e un’alta scogliera (con accessi al mare) denominata Cala rossa. Dal mare si rimane sorpresi dalle forme e dalla policromia dei faraglioni. Da non perdere una visita al poliedrico Museo Palazzo D’Aumale recentemente restaurato e suddiviso in varie sezioni, tra cui, quella etnoantropologica che custodisce la migliore tradizione dei carretti siciliani, quella archeologica e il museo delle barche. Da visitare la chiesa Madre di Santa Maria delle Grazie a piazza Duomo che è il centro del paese.
Dal 15 giugno al 15 settembre si svolge l’Estate Terrasinese con varie attrattive turistiche e manifestazioni, mentre il sabato e la domenica di Pasqua,si svolge la popolare e caratteristica “Festa de li Schietti”.
Degno di nota anche il paese limitrofo Cinisi, che si estende in un’ampia vallata tra la montagna e il mare, e nel cui territorio sorge l’aeroporto Falcone-Borsellino. La bellissima spiaggia Magaggiari, dalla sabbia finissima e con un mare cristallino, è vigilata dalla cinquecentesca Torre Mulinazzo; altre torri di avvistamento sono quelle di Pozzillo e dell’Orsa, annessa alla cinquecentesca tonnara. Le manifestazioni tradizionali cinisensi sono tra le più belle della provincia. Oltre alle sagre, sono da ricordare il Carnevale, diventato ormai uno dei più seguiti della Sicilia, e le manifestazioni del Natale, con l’antica “nenia’, l’allestimento del presepe artistico semovente e del presepe vivente. Cinisi fu la fonte d’ispirazione del poeta siciliano Giovanni Meli, che abitando a Cinisi in qualità di medico condotto, contemplando l’incantevole scenario naturale che il paese gli offriva seppe trarne materia per molte delle sue più celebri opere. Cinisi è anche nota grazie a Peppino Impastato, che ha lottato contro la mafia. È possibile visitare diverse chiese, come quella del Santo Canale e delle Anime Sante, e soprattutto la Cattedrale, consacrata a Santa Fara, patrona della città e costruita nella seconda metà del XVII secolo, con un’unica navata arricchita da marmi policromi, e soprattutto dai sotterranei che hanno riservato una notevole sorpresa: una cripta con i resti di 15000 individui, e relativi corredi, successivamente esposti in pubblico.