Palermo, città della pace, culla di unione dei popoli del Mediterraneo si estende lungo l’omonimo golfo e adagiata sulla pianura Conca d’Oro, così chiamata per il colore dorato degli agrumeti al sole, circondata da una cinta muraria naturale: i Monti di Palermo. La sua storia millenaria le ha regalato un notevole patrimonio artistico e architettonico, dai resti delle mura puniche alle ville liberty, passando per i templi greci, i teatri neoclassici, le chiese barocche e le residenze in stile arabo-normanno (un originale mix di decorazioni arabo-romanico-bizantine che non ha eguali in Italia). Lo splendore palermitano inizia con la dominazione araba (dal IX al XI secolo), che trasforma la città in una delle più ricche d’Europa. Conosciuta come la città delle delizie, per il suo dedalo di giardini, vicoletti ed eleganti palazzi, Palermo mantiene ancora il suo carattere cosmopolita e multiculturale, anche grazie all’antico porto proteso verso l’Oriente. L’atmosfera frizzante di questa città mediterranea si riverbera nella vita sociale, cadenzata da riti che irrompono dal passato più remoto per rinnovarsi e adeguarsi al presente. Palermo ospita anche il Museo delle Marionette, da molti considerato il più grande del mondo nel suo genere. E avvicinarsi al mondo dei Pupi Siciliani ( patrimonio orale dell’umanità ) è un ottimo modo per comprendere la vera natura dei palermitani e gli ideali che li ispirano: cavalleria, onore, giustizia, fede, amore e di una forte devozione per la patrona della città Santa Rosalia che come dice un saluto fra i palermitani Viva Palermo e Santa Rosalia.
Monreale, città costruita, a partire dal complesso architettonico del monastero benedettino di cui fa parte il magnifico Duomo dedicato a Santa Maria Nuova, l’esempio più importante dell’architettura normanna in Sicilia, la leggenda vuole che la chiesa sia stata edificata dal re Guglielmo per esaudire il voto alla Madonna. Al suo interno i mosaici bizantini riescono a suscitare la meraviglia dei visitatori per la sintonia della profonda unità poetica che rispetta una sua precisa logica sia nelle tappe figurative sia dal punto di vista teologico-dogmatico, con i tanti momenti dell’Antico e del Nuovo Testamento che culminano nell’abside centrale con la suggestiva visione del Cristo Pantocratore